Una gravidanza normale dura 40 settimane. Per tutto questo arco di tempo il neonato riceve tutto ciò di cui ha bisogno nel grembo materno. Riceve l'ossigeno e le sostanze nutritive attraverso il cordone ombelicale, mentre il liquido amniotico ed il calore del corpo della mamma ne assicurano la temperatura ideale. I movimenti e le carezze della mamma così come i rumori provenienti dal corpo e dall'esterno forniscono informazioni sensoriali importantissime per lo sviluppo cerebrale. Una nascita prematura priva il feto di queste risorse importanti.
Grazie alla moderna medicina neonatale, termine usato per descrivere le cure mediche dedicate ai bambini nati prematuri, i neonati hanno buone possibilità di sopravvivere al di fuori del grembo materno dopo la 25ª settimana di gravidanza. Circa l'80% dei neonati prematuri riescono addirittura a recuperare il loro deficit di crescita nell'arco dei primi due anni e crescere in maniera perfettamente normale.
Il calore costante è di vitale importanza per la sopravvivenza
Ad ogni modo, nelle prime settimane e nei primi mesi hanno bisogno di un'assistenza totale e dell'ambiente protettivo di un'incubatrice. L'incubatrice simula le condizioni fisiologiche normalmente presenti nel grembo materno. Essa offre, oltre a varie possibilità di ausilio per l'alimentazione, innanzitutto un calore piacevole e costante e un'umidità dell'aria che resta invariata.
Questi sono parametri determinanti in quanto, a seconda di quando in termini di tempo viene anticipato il parto, gli organi del bambino sono più o meno significativamente sottosviluppati. Il corpicino non è ancora in grado di regolare la propria temperatura da solo. Inoltre, i polmoni hanno spesso bisogno di ricevere aria arricchita per assorbire ossigeno a sufficienza.
«L'aria che approvvigiona l'incubatrice ha esattamente la giusta temperatura e umidità», spiega Ferhat Yıldız, amministratore delegato di Tende Elektronik. «L'aria viene trasportata all'interno dell'incubatrice da una sorta di girante, ossia un'elica racchiusa in un alloggiamento. Pertanto, questo ventilatore è un componente essenziale per il buon funzionamento dell'incubatrice e per il benessere del neonato».
Ma la girante deve fare ben di più che fornire semplicemente un flusso di aria costante. Dopotutto, l'incubatrice non può restare chiusa tutto il tempo. Per consentire le cure e i trattamenti da fare al neonato e, naturalmente, per l'indispensabile contatto fisico con i genitori, essa viene aperta regolarmente completamente o parzialmente. Il ventilatore crea allora una «cortina d'aria» che evita quasi completamente la penetrazione di aria più fredda. Al contempo, apporta più aria calda per compensare l'inevitabile caduta di temperatura. Quindi la velocità della girante regola anche la temperatura nell'incubatrice.
La tecnologia silenziosa che evita danni all'udito
Tuttavia, il ventilatore e il suo azionamento elettrico rappresentano una sorgente di rumore collocata vicinissimo al corpicino del neonato. Proprio come gli altri organi, le orecchie del neonato prematuro non sono ancora del tutto sviluppate, cosa che le rende particolarmente sensibili. Se il livello sonoro sale oltre una certa soglia, relativamente molto bassa, si ha il rischio di danni permanenti all'udito. Poiché la girante ruota continuamente, il suo livello sonoro in funzionamento deve essere molto inferiore a questo valore.
Quindi, l'azionamento deve soddisfare una chiara esigenza: funzionare il più silenziosamente possibile. Il motore di FAULHABER ci riesce grazie, tra le altre cose, al suo design privo di ferro che elimina il cogging: gli «scatti» che si producono ad ogni giro e che sono inevitabili con i motori elettrici dotati di armature di ferro qui non si possono verificare. Inoltre, il rumore delle interferenze elettromagnetiche viene minimizzato grazie ad un controllo della velocità integrato. Questo perché un'altra sorgente di rumore è rappresentata dalla cosiddetta modulazione di larghezza di impulso (PWM, acronimo dell'inglese pulse-width modulation): quest'ultima viene usata per accendere e spegnere l'alimentazione elettrica del motore ad intervalli brevissimi. La larghezza di impulso, ossia lo scarto tra le operazioni di accensione e spegnimento e la loro durata corrispondente, influenza la velocità e consente un controllo preciso. La PWM può però provocare un ronzio. I servomotori c.c. brushless qui impiegati, i 2232...BX4 SC per le incubatrici stazionarie e i 3153...BRC per quelle mobili (entrambi i modelli con controllo di velocità integrato), consentono di evitare il cosiddetto rumore elettrico grazie all'elevatissima frequenza della PWM e alla rinuncia ad un filo conduttore separato tra il motore e l'elettronica.
«Il perfetto equilibrio e le severe tolleranze dei singoli componenti sono altresì decisivi per minimizzare il rumore», spiega Tiziano Bordonzotti. Alla FAULHABER, è stato lui a coordinare la collaborazione con Tende Elektronik e ad organizzare lo sviluppo della soluzione specifica per questo cliente. «Le eccellenti caratteristiche di funzionamento dei motori ne sono il risultato». Il livello sonoro eccezionalmente basso delle incubatrici di Tende Elektronik da 42-45 dB, che equivalgono a un bisbiglio o a una musica dolce, è dovuto in gran parte a questi motori. Un controllo di velocità integrato garantisce il controllo preciso ed affidabile degli azionamenti. Questo, a sua volta, contribuisce a mantenere le unità molto compatte e leggere, un aspetto particolarmente importante per le incubatrici mobili.
Certificazione per le tecnologie biomediche
Ferhat Yıldız elogia questa collaborazione: «FAULHABER ci ha fornito un supporto completo e ha sviluppato quello che per noi è l'azionamento ideale. L'elevata qualità del motore va di pari passo con l'elevata qualità delle nostre incubatrici. Un ulteriore vantaggio per noi deriva dal fatto che lo stabilimento di produzione del motore è provvisto dei necessari certificati ISO per i prodotti medici, permettendoci così di installare questi componenti senza ulteriori sforzi di certificazione».
Tende Elektronik, spiega l'amministratore delegato, ha cominciato a produrre incubatrici per bambini prematuri negli anni ‘90 come fornitore OEM per altre aziende. L'azienda, che ha la propria sede presso il polo tecnologico universitario di Ankara nella capitale turca, da tre anni produce sotto proprio nome. Ora esporta i suoi prodotti in dozzine di Paesi. Questo successo, Yıldız ne è certo, deriva dalla chiara focalizzazione su qualità ed innovazione: «Noi, ad esempio, siamo la prima azienda al mondo ad integrare direttamente la tecnologia Masimo Rainbow SET nelle incubatrici. Questo consente un monitoraggio non invasivo e molto sensibile delle funzioni fisiologiche del neonato».
Oltre al benessere del piccolo paziente, c'è un altro aspetto che svolge un ruolo decisivo. L'incubatrice è in funzione 24 ore su 24 e le cliniche neonatali vogliono usare i dispositivi per lunghi periodi di tempo. «Noi miriamo ad una durata di servizio di almeno dieci anni», afferma l'amministratore delegato. «I componenti, motore compreso, devono svolgere il proprio lavoro per un lunghissimo arco di tempo con la massima affidabilità. Con i motori FAULHABER, noi sappiamo benissimo che questi ultimi sono in grado di farlo».