Inizialmente, Airbus aveva preso in considerazione il concetto di assistente di volo come parte di uno studio autofinanziato. Successivamente, nell’agosto 2016 è giunto l’ordine da parte della divisione aeronautica del centro aerospaziale tedesco (DLR) di procedere con il progetto. Tale progetto è stato poi implementato da un team di circa cinquanta persone di Airbus, DLR e Ludwig Maximilian University a Monaco di Baviera (LMU) in un tempo record inferiore ai due anni. Ad esso hanno preso parte anche esperti del produttore informatico IBM, sulla cui tecnologia Watson si basa l’intelligenza artificiale (AI) di CIMON. Grazie a questa tecnologia, il piccolo aiutante è in grado di orientarsi autonomamente, spostarsi, acquisire conoscenze e riconoscere la sua controparte umana.
CIMON è stato mandato sulla stazione ISS come parte della missione Horizons. La sua attività in loco si limiterà inizialmente a tre esperimenti, che condurrà insieme al membro tedesco dell’equipaggio e attuale comandante, Alexander Gerst. Insieme, metteranno in ordine i colori del cubo magico di Rubik e condurranno sia un esperimento con i cristalli sia uno di tipo medico. L’aiutante assiste con processi di apprendimento, fornisce istruzioni passo-passo, controlla l’avvenuto completamento sfruttando la sua telecamera incorporata e interviene se necessario (chiaramente solo verbalmente) ed esegue eventualmente delle correzioni.
Propulsione ad elica nello spazio
A bordo della stazione ISS, il robot dalle forme sferiche simili a una palla medica, fluttua con leggerezza nello spazio nonostante pesi cinque chili. Per essere certi che non urti altri oggetti e per garantirgli movimenti precisi, CIMON è stato dotato di sette ugelli d’aria tubolari, ciascuno dei quali dispone di due piccole eliche. Essi gli permettono anche di interagire usando il linguaggio del corpo.
"Lungo l’asse X sono stati disposti quattro tubi, che sono responsabili del movimento in avanti e indietro che necessita della massima velocità possibile" spiega Philipp Schulien, ingegnere scientifico presso Airbus a Friedrichshafen. Se debitamente comandate, le singole eliche consentono all’assistente di missione CIMON di fare un cenno con il capo o di scuoterlo. Per facilitare lo spostamento laterale sono stati installati due tubi, uno per la salita e uno per la discesa. Diversamente dalla soluzione con una sola elica più grande per asse, la scelta è caduta su questa disposizione per rispettare le rigide norme antirumore valide sulla ISS.
Quando l’assistente lavora insieme a un membro dell’equipaggio, deve restare dentro a un vano, un cubo immaginario all’interno della stazione. Per farlo, CIMON deve sforzarsi non poco, in quanto il vano si sposta in modo circolare in virtù della rotazione permanente della stazione ISS. Inoltre a bordo l’aria è costantemente in circolo. Pertanto, se non fosse per questa sua resistenza, sia il flusso d’aria sia la rotazione potrebbero spingerlo contro la parete più vicina.
Getti automatici
È per questo motivo quindi che le eliche all’interno dei suoi ugelli d’aria soffiano fuori con regolarità dei getti che consentono di correggere la posizione. I vari movimenti del compagno di missione vengono regolati tramite accensione e spegnimento delle singole eliche e la regolazione della velocità dei singoli motori. Questi ultimi sono del tipo servomotori senza spazzole della serie 0824 … B. Il controllo della velocità SC1801 trasforma i comandi del software di navigazione nella velocità appropriata.
"I motori di FAULHABER hanno dato prova del proprio valore in diversi viaggi nello spazio" spiega Philipp Schulien. "Considerato che durante i viaggi nello spazio ogni singolo grammo e ogni singolo centimetro cubico hanno una notevole importanza, cerchiamo sempre di ottenere la massima potenza possibile impegnando meno peso e volume possibile. La combinazione selezionata è estremamente compatta. Sono altrettanto importanti anche la totale affidabilità, una lunga durabilità di servizio e la ridotta necessità di manutenzione. In ultimo, i sistemi di azionamento devono poter consumare meno energia possibile ed essere molto silenziosi, affinché l’equipaggio non venga disturbato da ulteriori rumori." Per lo stesso motivo sono stati selezionati anche altri motori di FAULHABER da destinare al viaggio verso l’ISS: essi azionano infatti le pompe peristaltiche per un esperimento biologico, anch’esso condotto durante la missione Horizons. Si prevede che l’assistente degli astronauti rimanga a bordo anche dopo il completamento della missione, proseguendo la propria formazione. I riscontri che fornirà consentiranno agli sviluppatori a Terra di affinare il concetto.