Se gli sportivi soffrono del gomito del tennista, i vignaioli sono colpiti dal «gomito del potatore»: basti pensare che un vigneto può contare fra le 5.000 e le 10.000 viti per ettaro. Durante la potatura annuale, ogni pianta richiede circa una dozzina di operazioni di taglio. Con l’uso di forbici da potatura azionate dalla sola forza muscolare, l’insorgere di una tenosinovite è pressoché garantito. Fortunatamente esistono forbici da potatura elettriche che, pur essendo leggere, sono capaci di tagliare senza sforzo anche i rami più grossi grazie al motore FAULHABER.
Le lesioni da sforzo ripetuto (LSR) sono fra i disturbi più comuni del sistema muscoloscheletrico. Quando si esegue la potatura delle viti o degli alberi da frutto o si applicano cinghie o regge per fissare pacchi di grandi dimensioni o carichi su pallet, un movimento ripetuto migliaia di volte può avere conseguenze dolorose e croniche. L’impiego di dispositivi a motore spesso permette di evitare questi sforzi eccessivi. Il ricorso alla potenza di un motore presenta un ulteriore vantaggio: purché ci sia corrente, il motore non si stanca mai, a differenza del braccio umano.
A seconda del tipo di strumento, è possibile erogare una quantità maggiore di potenza e anche la velocità può essere incrementata notevolmente, come avviene, ad esempio, con gli avvitatori. In questo caso, anche la coppia può essere un fattore decisivo, ad esempio nel montaggio sicuro di microviti, come quelle presenti in smartphone, smartwatch e orologi da polso meccanici.
Se collegati ai sensori e controlli giusti, i motori FAULHABER sono in grado di erogare la coppia desiderata con altissima precisione. Dispositivi quali le unità di azionamento con motore brushless e i riduttori planetari sono ideali per tale scopo. Dotati di un’elevata capacità di accelerazione per tempi di ciclo brevissimi, si caratterizzano per una vita utile estremamente lunga. Le cesoie professionali di alta qualità spesso montano il micromotore CC 2657 CR, particolarmente leggero. La sua elevata efficienza, abbinata a consumi energetici ridotti, fa sì che possa restare in funzione fino a dieci ore per ogni ciclo di ricarica della batteria, il che è più che sufficiente per coprire un intero turno di lavoro.